Blatte per rettili: conoscere il cibo degli exotic pet
Le blatte per rettili: se esistesse una top 10 di tutti gli insetti che popolano gli incubi, sicuramente uno dei primi posti sarebbe occupato da loro. Parrebbero frutto della mente di King o Cronenberg per le loro caratteristiche estetiche e di certo la cultura della paura degli insetti non li aiuta a riscattarsi.
Le blatte in effetti non sono animali che si definirebbero gradevoli ma sono qui per presentarvi uno dei gustosi spuntini proteici dei vostri pet esotici. Dopo tutto “siamo quello che mangiamo” è un detto che vale per tutti!
Blatte per rettili: approfondimento tecnico
First things first: le blatte, comunemente chiamate scarafaggi, appartengono all’ordine Blattodea o Blattodei che comprende sei famiglie, e più di 4.500 specie.
Le dimensioni ed i colori tra le specie sono piuttosto eterogenee, ma la forma del corpo appiattita e ovoidale e la consistenza coriacea le accomuna.
Alcune specie sono microttere ovvero hanno ali poco sviluppate, altre sono attere quindi non hanno ali, come la Gromphadorhina portentosa del Madagascar ( famiglia Blaberidi ); famosa per i fischi che emette quando si trova in pericolo o durante i riti di accoppiamento. Altre specie ancora presentano due paia di ali, il paio anteriore è coriaceo e copre quello posteriore membranaceo. La presenza/assenza ed il diverso sviluppo di queste appendici, come anche la colorazione, sono caratteri del dimorfismo sessuale.
Per chi detesta gli insetti volanti, non posso non presentare la Megaloblatta longipennis ( Blattellidae ); la cui apertura alare può superare i 20 cm, questo 747 solca i cieli dell’ Ecuador, del Messico e del Perù.
Anche le blatte che sono in grado di volare però, preferiscono correre. Le zampe in alcune specie sono molto più lunghe e fini che in altre. la Periplaneta americana (Blattidae) presenta il terzo paio di zampe ben sviluppate in lunghezza e con spine; mentre molte specie di Cryptocercidi hanno arti più tozzi e corti.
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L’alimentazione delle blatte per rettili
L’alimentazione delle blatte è prevalentemente basata su materia organica marcescente, ma non viene disdegnato neppure il guano di uccelli e pipistrelli.
I Cryptocercidi sono un’ altra famiglia che appartiene all’ordine dei Blattodea; questi sono scarafaggi primitivi hanno abitudini alimentari discutibili… Infatti le ninfe ad ogni muta si nutrono delle deiezioni degli altri membri del gruppo. Il motivo di questo gesto è semplice: devono assicurarsi di essere infettate da protozoi che permettono la digestione della cellulosa; e la conseguente trasformazione in zuccheri, quindi energia.
Luoghi comuni e convinzioni sugli scarafaggi
Non tutte le convinzioni su questi artropodi sono sbagliate, infatti lo scarafaggio idealmente viene associato ad un essere puzzolente, ed effettivamente specie come la Neostylopyga rhombifolia (Blattidae) producono amilacetato; una sostanza chimica di odore simile a quello di frutta marcia. Questa specie è una delle più semplici da riconoscere per i disegni giallastri che spiccano sul corpo nero. Sono comunque numerose le specie dotate di ghiandole repugnatorie addominali che hanno la funzione di allontanare altri insetti e predatori.
Nonostante possano puzzare, le blatte prestano molta attenzione all’ igiene delle loro antenne. Queste infatti sono organi di senso di grande importanza per gli artropodi, insieme a peli sensitivi, chemorecettori e fonorecettori.
Blatta orientalis o “domestica“
“Se vedi uno scarafaggio, cercane un altro”. Le blatte sono per lo più specie semi sociali o gregarie, un comportamento dettato da feromoni che possono essere rilasciati anche con le feci.
L’habitat ideale per questi insetti è umido e caldo, quindi le case riscaldate ed in particolar modo le stanze buie, sono per loro una vera e propria manna dal cielo, infatti l’umidità atmosferica favorisce la schiusa delle uova
La Blatta orientalis (Blattidae), originaria della Russia Meridionale, è così frequente nelle abitazioni di tutto il mondo che ha preso il nome di Scarafaggio domestico.
Questa specie contamina spesso il cibo con saliva e feci ed essendo vettrice di organismi patogeni, sarebbe meglio non affezionarsi troppo a loro.
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Scarafaggi e blatte il futuro dell’alimentazione umana?
Se fino ad ora non avete cambiato parere sugli scarafaggi, proverò un’ ultima volta a convincervi.
Siete appassionati di fitness e state attenti alla dieta? Bene, le blatte sono il cibo del futuro. Potreste pensare di sostituire la vostra barretta proteica con un paio di blatte croccanti.
Se invece siete di palato raffinato, potete optare per la farina o per il latte di scarafaggio, il superfood del futuro.
Se invece come me, siete un po’ più nerd, forse dovreste pensare alla blatta come a un supereroe (magari più ad un antieroe).
Per prima cosa, in giovane età hanno la capacità di rigenerare gli arti che perdono, sono poi dotate di un sistema immunitario eccellente, ed anche il sistema metabolico è sviluppato in modo tale che possano nutrirsi di materia organica in putrefazione senza intossicarsi.
La resistenza alle radiazioni poi ha alimentato il mito secondo cui, questi animali sopravvivrebbero all’esplosione di una bomba atomica.
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Info sull’autore: Lavinia Paolicchi
Sono una ragazza di 26 anni, dottoressa in discipline dello spettacolo e della comunicazione e attualmente frequento Il corso di laurea in Tecniche di Allevamento Animale ed Educazione Cinofila offerto dal dipartimento di Veterinaria di Pisa, la speranza é quella di diventare assistente veterinario.
Se mi dovessi descrivere brevemente, direi che ho due mood: amante degli animali che corre nei campi come Heidi con le caprette e passerotti che intonano canzoni mentre cucino torte, oppure faccio colazione con Gore e Slasher e vorrei invitare Leatherface a mangiare un panino con il lampredotto.