Terrario rettili: come costruire la casa del tuo animale esotico
Quando parliamo di terrario rettili mi vengono in mente gli animalisti estremisti: “Vivono in una gabbia” “Siete dei carcerieri”… Chiariamo subito il fatto che gli animali esotici che vivono in terrario non sono dotati di cervello umano; ergo non provano le nostre stesse emozioni o percezioni. Quello che per un animalista estremista è una gabbia per i rettili spesso è un paradiso. Chiarito questo vediamo come costruire un terrario per il tuo rettile. Sapevi che esistono dei terrari completamente automatizzati e gestiti tramite app sul telefono? Roba HighTech! Clicca qui per scoprire di più
Terrario rettili: in legno, vetro o in rete?
Le tipologie di terrario per animali esotici si classificano in base al materiale di cui sono composte. I principali materiali utilizzati sono il legno e il vetro. I terrari in legno sono adatti ad animali esotici deserticoli o provenienti da climi aridi come l’Africa, l’Australia, l’asia meridionale… Mentre i terrari in vetro si prestano meglio ad animali esotici tropicali originari di climi più umidi; come: il Madagascar, il sud America, la Nuova Caledonia…
Per pogone vitticeps, gechi leopardini, uromastici e pitoni reali ad esempio il terrario migliore sarà quello composto dal legno poiché disperde meno calore. Al contrario per gechi ciliatus, gechi del madagascar, e rettili pluviali utilizzeremo teche in vetro che ci permettano di mantenere un umidità più alta all’interno.
I camaleonti sono invece un gruppo di rettili a parte che necessita di terrari in rete. Questa particolare tipologia di teca ne permette infatti un’aerazione totale.
Terrario rettili: come funziona l’aerazione?
All’interno del terrario rettili l’aerazione è garantita dalle prese d’aria opposte tra loro e dall’utilizzo di una fonte di calore che crea un moto convettivo d’aria. Molti terrari in vetro sono invece studiati per un aerazione orizzontale che prevede spesso soffitti in rete. In entrambi i casi si garantisce un ricircolo d’aria interno alla struttura.
Perché allestire un terrario naturalistico è meglio di uno asettico?
Prima di rispondervi chiariamo che cos’è un terrario naturalistico e uno asettico. Il primo è un terrario nel cui si ricrea l’ambiente naturale inserendo tronchi, sfondi in 3d, rocce, piante e spesso anche insetti spazzini (in tal caso prende anche il nome di bioattivo). Il terrario asettico invece si basa su un substrato spesso di scottex e un allestimento minimale per la specie allevata. Il motto #naturalisticisbetter (naturalistico è meglio) nasce dal fatto che creando riferimenti naturalistici, come foglie, rami, substrato, piante… l’animale ne giovi in qualità della vita come arricchimento psicologico e stimoli esterni.
Dobbiamo anche considerare che un terrario naturalistico replica alcune condizioni naturali che spesso l’uomo sottovaluta. Alcuni serpenti per completare la muta necessitano di rocce su cui sfregarsi, gli stessi artigli di molti animali si consumano naturalmente se inseriti in ambienti ricchi di superfici ruvide. Molti anfibi invece per riprodursi necessitano di piante su cui poter depositare le uova in caso di riproduzione.
Questi sono i principali motivi per cui un terrario naturalistico è meglio di un asettico; quest’ultimo può comunque essere fondamentale per animali in quarantena, terapia o in caso di strutture di allevamento a rack system.
L’accessoristica del terrario per animali esotici
Per la gestione di un rettile non basta solo il terrario, asettico o naturalistico che sia, esistono diversi tipi di accessori da inserire o collegare in base all’animale che ospiterà. Primo tra tutti è il metodo di riscaldamento, ovvero tappetino riscaldante, lampada spot o serpentina e per la regolazione della temperatura un termostato con sonda. Per la maggior parte dei rettili è necessario anche replicare la luce solare con lampade uvb che garantiscono all’animale il corretto assorbimento della vitamina d3.
Queste lampade specifiche spesso possono essere sostituite da neon. Ultimo accessorio ma non meno importante è un termometro digitale con igrometro incorporato per monitorare temperatura e umidità all’interno della teca. Generalmente sono questi gli accessori di un terrario ma alcune specie possono prevedere attrezzatura più specifica: approfondisci sempre con l’allevatore che tipo di accessori dovrai comprare per il tuo animale esotico.
Terrario per rettili: conclusioni e consigli
Il consiglio più importante che posso darvi è quello di stare larghi fin da subito con teche il più spaziose possibili, se il rettile che allevate è nato da poco stabulatelo in un box asettico per poi inserirlo in una teca spaziosa una volta sub adulto. Comprate fin da subito tutto il necessario e l’unica spesa che avrete per il vostro animale sarà la sua alimentazione. Piccolo tip aggiuntivo: la lampada uvb va sostituita ogni 6/9 mesi per il benessere del vostro rettile. Io sono Edoardo di TartaGuida e mi occupo di divulgazione sulle corrette modalità di gestione degli animali esotici: per qualsiasi domanda non esitare a scrivermi su Instagram @tartaguida