Tartaruga geometrica: Psammobates geometricus salvata dall’estinzione
In collaborazione con Tarta Club Italia e Italian Gekko Association: la tartaruga geometrica salvata dall’estinzione. Grazie all’iniziativa di turtle conservancy di acquistare 865 acri di terra in Sud Africa 900 degli ultimi 1000 esemplari di Psammobates geometricus potranno continuare a vivere; all’interno del loro parco. In particolare le principali cause che hanno portato alla drastica diminuzione di questa specie derivano dalla conversione dei territori (che ne componevano l’habitat) in terreni agricoli; destinati all’agricoltura intensiva. All’interno dell’articolo fonte è citato un importante incendio avvenuto nel 2015 che ha quasi sterminato le popolazioni selvatica.
Tartaruga geometrica e i progetti di conservazione, monitoraggio e controllo
L’habitat fedele al suo areale di orgine è arbustivo e fa riferimento all’angolo sud-occidentale della provincia del Capo Occidentale Africano. Inoltre i principali metodi di conservazione prevedono la recinzione dell’intera area acquistata dal turtle conservancy al fine di:
- Proteggere le tartarughe geometriche dalle strade.
- Tenere al di fuori cani selvatici, bovini e potenziali bracconieri.
- Eliminare le piante invasive di acacia che soffocano i vegetali di cui si nutre la tartaruga geometrica.
Progetti futuri per la conservazione
L’organizzazione auspica alla creazione di corridoi naturali protetti che permettano alle tartarughe di raggiungere altre popolazioni. Il principale vantaggio è di mantenere la specie sana evitando il formarsi di popolazioni isolate.
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Allo stesso modo alcuni esemplari di tartaruga geometrica sono allevati anche in cattività; (in strutture sicure) con lo scopo ultimo della reintroduzione in natura.
In conclusione il lavoro svolto è ammirevole e degno di nota: pensate che per identificare le popolazioni di tartarughe utilizzano cani addestrati allo scopo in spedizioni dedicate. Sicuramente tornerò a parlarvi di questi progetti anche grazie all’impegno di Chiara Lorenzetti (Tarta Club Italia) ed Emanuele Scanarini (Italian Gekko Association) nel segnalarmeli a scopo divulgativo.
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