Serpenti autoctoni italiani: riconoscere le specie
In collaborazione con l’associazione APAE ecco la guida ai serpenti autoctoni italiani e a come riconoscere le specie che abitano il nostro territorio. Dovete infatti sapere che da Nord a Sud (isole incluse) la nostra penisola conta numerose specie di serpenti tra innocui, velenosi (ma non per l’uomo) e velenosi (ma non fatali). Questo articolo fa parte della rubrica “Guida alla fauna autoctona Italiana” in collaborazione con TartaClubItalia, APAE e Italian Gekko Association.
Articoli precedenti: cosa fare se trovi un animale selvatico e cosa fare se trovi una tartaruga di terra.
Serpenti autoctoni Italiani: come riconoscerli
Questa guida sfrutta le differenze fenotipiche (colorazioni) tra le specie, il luogo di ritrovamento (nonché l’areale di distribuzione) e dati ambientali come l’altitudine; per il riconoscimento degli Ofidi:
Nelle slide precedenti notiamo la suddivisone dei serpenti tra i più ai meno popolari (come ad esempio le specie localizzate nelle singole isole). La divisione è stata fatta classificando le specie in base all’areale di distribuzione: Nord Italia, Centro Italia, Sud Italia, Sicilia e Sardegna. Il dato riportato “fino a x m” indica l’altitudine sul livello del mare. Di seguito la slide che indica la legenda per leggere gli schemi:
Cosa fare se trovi un serpente
I serpenti sono animali protetti che per legge non possono essere uccisi. In caso di ritrovamento promuoviamo un approccio razionale e analitico mettendo da parte emozioni come la paura (ingiustificata e coltivata da religioni, tradizioni e fobie).
- In caso di ritrovamento in giardini o ambienti urbani (città) limitiamoci alla messa in sicurezza del serpente spostandolo nell’area più selvatica limitrofe e disponibile. Questi animali non sono stazionari e cambiano luoghi di frequente: valuta anche di ignorare semplicemente il rettile (si allontanerà in autonomia).
- Il ritrovamento in montagna o in are di campagna (selvatiche) invece prevede di non disturbare in nessun modo gli animali! Limitiamoci ad osservare la natura nella sua bellezza senza disturbare la fauna selvatica. In caso di incontri con vipere o serpenti velenosi limitarsi a indietreggiare allontanandoci dall’animale. Questi rettili non ricorrono quasi mai ad attacchi offensivi se non come ultimo metodo difensivo.
Il ruolo dei serpenti nell’ecosistema Italiano
Dall’isola di Pantelleria fino a Lampedusa, passando per Sicilia, Sardegna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia… Tutte le isole e tutte le regioni Italiane hanno i loro serpenti che svolgono diversi ruoli nell’ecosistema. I serpenti sono tra i rettili che predano insetti, anfibi, lucertole, roditori, volatili … regolandone le popolazioni. L’uccisone di un serpente è un danno diretto ed enorme all’ecosistema che in assenza di queste specie rischierebbe una riproduzione incontrollata delle specie alla base della catena alimentare.
“Spesso le persone mi chiamano impaurite dalla presenza di un serpente, soprattutto in caso abbiano figli. Quello che non capiscono è che proteggendo questi rettili hanno la possibilità di regalare ai loro figli un ecosistema stabile e duraturo anche per le prossime generazioni” – Daniele APAE
Allo stesso modo i serpenti sono anche le prede principali di numerose specie di rapaci Italiani; come il Biancone Circaetus gallicus. L’uccisione di massa dei serpenti condannerebbero quindi anche numerose specie di volatili all’estinzione.
Domande frequenti sui serpenti
I serpenti sono animali autoctoni e protetti che regolano il nostro ecosistema. Ucciderli è insensato poiché questi animali non sono mortali per l’uomo e non attaccano facilmente. In caso di paura o panico limitarsi a ignorare l’ospite che si allontanerà in autonomia dalla proprietà.
Salvo rare eccezioni le vipere non si avvicinano ai luoghi urbani o alle città. Probabilmente avete trovato un biacco o una natrix (serpenti innocui e privi di veleno). Limitarsi alla messa in sicurezza del rettile spostandolo in un area selvatica limitrofe.
Non si possono allontanare bisce o serpenti poiché sono originari del nostro territorio: loro vivono qui! Dove altro dovrebbero stare se non nei nostri giardini o nelle nostre campagne? Fortunatamente per i più paurosi però sono rettili che si muovono spesso e non passano mai lunghi periodi nello stesso posto. La maggior parte dei serpenti Italiani è innocua all’uomo e comunque non fatale: VIETATO UCCIDERE!
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