Graptemys ouachitensis, pseudogeographica e kohni scheda allevamento
Scheda riassuntiva gratuita per il mantenimento in cattività delle tartarughe d’acqua dolce delle specie Graptemys ouachitensis, pseudogeographica e kohni.
Graptemys: riconoscere le sottospecie
Le Graptemys sono tartarughe d’acqua dolce che abitano fiumi ricchi di vegetazione e zone emerse, sono originarie degli USA (Nord America). Più precisamente: La G. pseudogeographica kohni in natura è presente in Mississippi, Illinois e Missouri. La G. pseudogeographica pseudogeographica popola i fiumi del Mississippi, mentre La G. ouachitensis è invece distribuita in Alabama, Texas, Louisiana, Oklahoma, Kansas, Nebraska, Arkansas, Missouri, Iowa, Minnesota, Wisconsin, Indiana, Ohio, West Virginia, Illinois, Kentucky, Tennessee, Mississippi.
Queste specie possono arrivare a misurare anche 13/14 cm di carapace (testa coda) per gli esemplari maschi, mentre le femmine possono raggiungere i anche 26/28 cm. In natura in alcune condizioni le Graptemys pseudogeographica sviluppano una mandibola più grossa e marcata (megacephalia)
Con questa info grafica potrete riconoscere facilmente le tre sottospecie più comuni in commercio:
Graptemys dimorfismo sessuale: riconoscimento maschio femmina
Per riconoscere il sesso della tua tartaruga Graptemys dovrai aspettare la sua maturità sessuale, in generale i tratti distintivi si manifestano intorno ai 10/15 cm di carapace, approssimativamente dopo i 4 anni di età (ma non è una regola). Per riconoscere il sesso si guardano tre caratteristiche:
- La coda: nelle femmine risulta più sottile e corta rispetto a quella dei maschi che appare più lunga e tozza.
- Le dimensioni: i maschi rimangono relativamente piccoli rispetto alle femmine, che con il tempo continuano a crescere.
- Le unghie delle zampe anteriori sono più lunghe nei maschi rispetto a quelle delle femmine, questa caratteristica permette ai maschi di avere una presa più salda sulle femmine durante le fasi di corteggiamento e accoppiamento.
Tartaruga geographica: carattere e intelligenza
Le tartarughe mappa geographica (nome comune in riferimento alle specie di G. pseudogeographica) sono rettili acquatici, spesso schivi nei confronti dell’uomo. Necessitano di diverso tempo per smettere di avere paura dell’uomo. Spesso si spaventano quando il proprietario fa movimenti bruschi e veloci. Ogni esemplare ha un carattere soggettivo, tuttavia è necessario creare piano piano un rapporto di fiducia con le proprie tartarughe.
Effettuano frequentemente basking riposando sulla zona emersa in acquario o sulle sponde dei laghetti in giardino. Non amano particolarmente il caldo eccessivo, durante le ore più calde si nascono in acqua o tra la vegetazione circostante al laghetto. Sono abilissime nella fuga, dunque in laghetto in giardino sarà necessaria l’installazione di una rete o di una recinzione che non ne permetta l’arrampicata.
Le tartarughe acquatiche si annoiano, sono rettili intelligenti che provano emozioni e instaurano legami e relazioni con i proprietari. Ti consigliamo di cambiare il set up dell’acquario o del laghetto una volta al mese, aggiungendo, spostando o rimuovendo elementi.
Acquario per le Graptemys: filtro, substrato, arredi…
L’allevamento in acquario è possibile per queste specie, tuttavia sono necessari diversi accorgimenti per non causare problemi agli animali dovuti alla mancanza del sole, del letargo o a spazi mal organizzati. La temperatura dell’acqua consigliata è tra i 19 e i 24°C, questo dato può variare, non è necessario che la temperatura dell’acqua rimanga sempre costante. La temperatura riportata si riferisce ad un periodo di attività, in realtà durante l’anno è necessario che la stessa vari in relazione al cambio stagionale. In generale da Ottobre a Marzo le Graptemys dovrebbero effettuare letargo in laghetto (o controllato in ambiente non riscaldato, mai in casa) per poi riprendere l’attività gradualmente da marzo fino a settembre.
Se decidi di non far fare il letargo alla tua Grapemys assicurati di riscaldare l’acquario con un riscaldatore. Sconsigliamo di mantenere la temperatura costante per tutta la vita dell’animale, potrebbe avere delle conseguenze a lungo termine sulla salute delle tartarughe.
L’acquario dovrà offrire alle tartarughe un altezza dell’acqua di almeno 2 volte e mezzo la lunghezza del carapace, e filtrata con un apposito filtro esterno. Queste tartarughe sporcano parecchio l’acqua, dunque consiglio fin da subito di investire su filtri esterni sovradimensionati rispetto al litraggio della vasca.
Una volta al mese è necessario il cambio di almeno il 20% dell’acqua, sfruttando un tubo e il principio dei vasi comunicanti andremo ad aspirare eventuali residui di cibo o feci fluttuanti. Il cambio d’acqua è necessario per evitare l’accumulo di sostanze azotate nell’acqua che potrebbero infastidire l’animale; ma anche per evitare che si sviluppino batteri o funghi indesiderati.
In commercio esistono diversi biocondizionatori per l’acqua, vi sconsiglio il loro utilizzo. Questi biocondizionatori promettono di eliminare il cloro nell’acqua, tuttavia la quantità di cloro nell’acqua del rubinetto risulta innocua alle tartarughe. Potrebbe addirittura essere concepita come benefica, data la funzione disinfettante del cloro (nei limiti di legge a 0,2 mg/l, ma presente nell’acqua del rubinetto a 0,05 mg/l). Al contrario i biocondizionatori possono creare danni al carapace delle tartarughe in seguito al deposito dei metalli pesanti sullo stesso.
Nell’acquario delle tartarughe sono necessarie due lampade per il corretto accrescimento : la prima è la lampada uvb di intensità al 5% posizionata sulla zona emersa e sopra (ma non dentro) la parte acquatica. La seconda è la lampada spot o riscaldante, che serve per riscaldare la zona emersa permettendo al rettile di termoregolarsi. In estate quest’ultima può essere spenta. La lampada uvb non ha una durata infinita, ogni 6 mesi è necessario cambiarla per mantenere la sua funzione.
L’acquario dovrà avere diversi appigli (soprattutto per gli esemplari baby) che permettano alle Graptemys di respirare con facilità. Le tartarughe quindi devono avere sempre la possibilità di aggrappandosi a rami, sassi, rocce, piante galleggianti, piante finte. Non è raro vederle riposare appoggiate a questi arredi.
Installeremo una zona emersa al di sotto delle lampade, personalmente vi consiglio le cortecce di sughero, sono naturali e le tartarughe riescono a salirci facilmente. Le Graptemys possono essere messe in giardino sia da baby (allestendo una nursery con un mastello coperto da una rete anti volatili) che da adulte all’interno di un laghetto. Non possono essere messe sul balcone all’interno di vasche in vetro, ma possiamo comunque impiegare il balcone per fare dei bagni di sole temporanei, offrendo all’animale la possibilità di termoregolarsi e dunque con una parte dello stesso posta all’ombra. L’esposizione al sole aiuta le tartarughe nella corretta crescita, tuttavia dobbiamo sempre stare attenti a non esporle a temperature mortali. Evitiamo quindi di utilizzare i balconi durante la stagione estiva.
Consigli utili per la gestione delle tartarughe mappa geografica se non hai un giardino
Sconsigliamo l’uso di tartarughiere in vetro o di vaschette di plastica con palmetta. Questi accessori non permettono all’animale di avere i giusti spazi necessari per muoversi. Al contrario promuoviamo l’acquisto di mastelli plastici ad uso industriale, anche per gli esemplari baby. Di seguito qualche link dei mastelli consigliati:
Le Graptemys delle sottospecie trattate in questa scheda raggiungo dimensioni notevoli da adulte, è dunque necessario comprare fin da subito contenitori o box che possano gestire le dimensioni degli animali da adulte. Se le tue tartarughe sono cresciute troppo e non puoi più tenerle non abbandonarle, è un reato. Portale al progetto TartaRescue a Milano e a Roma per cercar loro una nuova casa.
Tartaruga mappa geografica convivenza più esemplari o con altre specie
La convivenza delle sottospecie più commercializzate tra loro è quasi sempre possibile senza problemi, resta comunque necessario non far convivere esemplari baby con quelli adulti. Le Grap. non sono animali particolarmente territoriali o irruenti tra loro, dunque difficilmente avremo problemi. Tuttavia i maschi possono risultare territoriali tra loro o con poche femmine a disposizione, l’ideale sarebbe sempre mantenere un rapporto di 1 maschio ogni 2 femmine adulte.
La convivenza con altre specie di tartarughe acquatiche non è consigliata, soprattutto se siete alle prime armi. Tecnicamente è comunque possibile la convivenza delle Graptemys con le Pseudemys e con le Trachemys scripta. Anche se originarie dello stesso continente è da evitare la convivenza con le Sternotherus, Malaclemys e Apalone.
La convivenza delle tartarughe acquatiche è comunque una pratica delicata, assicurati che ogni esemplare abbia la possibilità di vivere la sua individualità, dunque fornisci ampi spazi e controllale maggiormente soprattutto durante l’alimentazione.
Gestione delle Graptemys in laghetti esterni in giardino
Se hai a disposizione un giardino le tartarughe mappa geografica possono essere allevate in laghetto tutto l’anno. Questa specie effettua regolarmente letargo al nostro clima. Ma attenzione! Il letargo non può essere fatto in casa!
Il laghetto dovrà essere profondo almeno 70 cm per permettere alle tartarughe di effettuare il letargo in sicurezza. Il laghetto deve essere posizionato in una zona del giardino che preveda sole al mattino e ombra al pomeriggio e una ricca vegetazione laterale che contribuisca a creare zona d’ombra.
Le tartarughe Graptemys sono abili fuggitrici dunque sarà necessario recintare i laghetti con una rete in metallo che non permetta loro di fuggire, alta almeno 50 cm e interrata per almeno 10 cm. Allo stesso tempo per gli esemplari baby è necessaria una rete superiore che impedisca ad eventuali volatili di catturarle.
Il laghetto deve essere filtrato impiegando piante acquatiche come l’iris d’acqua o le ninfee, insieme ad una pompa ad immersione o ad un serbatoio biologico. Di seguito i link dei prodotti citati:
Al centro e al sud Italia i laghetti possono essere anche emersi, date le temperature meno rigide raggiunte in inverno. Impiegando mastelli non interrati si massimizzano gli standard igienici e sanitari, nonché le operazioni di cambio acqua. Un’ulteriore precauzione per il letargo è quella di isolare i mastelli emersi con legno, foglie secche o polistirolo.
Per gli esemplari baby si può procedere allestendo una “nursery” impiegando contenitori più bassi e arricchendo l’ambiente con legni, rocce e numerosi appigli che ne facilitino il nuoto. Dopo i primi 2/3 anni, notando le linee di crescita sul carapace possono essere trasferite in un laghetto più grande. La convivenza tra esemplari adulti e baby è impossibile, pertanto si potranno far convivere soltanto esemplari con taglie simili.
Alimentazione Graptemys: pesci, vegetali, insetti e pellet commerciali
Sono specie onnivore, ma con una forte predilezione verso i cibi di origine animale. Possono essere somministrati pesci freschi come: trota, latterini, salmone, persico… insetti da pasto (acquistabili su italiancricketfarm) come grilli, tarme della farina, locuste e lombrichi e cibi vegetali come tarassaco, cicoria selvatica, rucola, radicchio, lenticchie acquatiche, piante acquatiche di ogni tipo ,ecc…
Vietata la frutta, cioccolato, biscotti, panna, cerali o alimenti umani lavorati industrialmente.
In laghetto spesso si nutrono di chiocciole o molluschi presenti naturalmente nei nostri giardini.
Ogni tanto possono essere somministrati cibi in pellet di ottima marca ma senza abusarne. E’
buona norma lasciare sempre a disposizione un osso di seppia per fornire il calcio necessario. E’
necessario che la dieta sia estremamente varia per non incorrere a carenze di qualsiasi tipo.
Una volta al mese è possibile somministrare fegatini crudi o leggermente scottati per evitare carenze vitaminiche o nutrizionali.
Muta e igiene del carapace:
Con cadenza mensile (ma non è una regola) le Graptemys cambiano gli scuti del carapace. In un esemplare sano gli stessi si staccano in autonomia, ma quasi masi nello stesso momento. In cattività, soprattutto se allevate senza lampade, le tartarughe Graptemys possono avere problemi di ritenzione degli scuti, o comunque non cambiare completamente gli stessi. I residui attaccati al carapace possono generare infezioni batteriche sul lungo termine. Mensilmente ti consigliamo di spazzolare con uno spazzolino da denti il carapace delle tue tartarughe, rimuovendone residui di muta, alghe ed eventuali film batterici.
Legislazione e commercio:
Attualmente le specie di Graptemys ouachitensis, pseudogeographica e kohni sono di libera vendita e adozione, tuttavia le specie Graptemys barbouri, G. ernsti, G. pearlensis, G. pulchra sono in Cites allegato B, dunque la loro riproduzione e commercio sono controllate dal nucleo CITES nazionale.
Altri progetti: TartaRescue adozioni e ricerca
Il progetto TartaRescue si occupa di adozioni di tartarughe in cerca di casa attraverso il ritiro e la raccolta dati finalizzata al miglioramento della qualità della vita di queste specie in cattività. DI seguito le foto degli esemplari ritirati e adottati presso privati e appassionati dell’anno 2023.
Questa scheda è stata scritta da Edoardo Fivizzoli TartaGuida per il progetto TartaRescue